Detrazione porte interne manutenzione straordinaria: a quanto ammonta il bonus e come richiederlo
Last Updated on Novembre 10, 2021
Di detrazione porte interne manutenzione straordinaria si parla di frequente. Lo si fa in particolare quando si chiamano in causa i lavori di ristrutturazione che si portano avanti presso la propria abitazione. Dal momento che si tratta di un tema complesso, che richiede, come nel caso delle altre detrazioni, l’attenzione a specifici requisiti, nelle prossime righe abbiamo realizzato una guida per chi, come te, vuole sapere qualcosa di più sul tema.
Detrazione porte interne manutenzione straordinaria 2020: cosa sapere sul bonus
La detrazione manutenzione straordinaria porte interne rientra sotto al cappello del bonus grazie al quale è possibile scaricare il 50% delle spese sostenute, fino a un massimo di 96mila euro, dilazionando il beneficio fiscale nell’arco di dieci anni.
Oltre all’intervento sopra citato, è possibile includerne altri. Ecco quali:
- Restauro;
- Risanamento conservativo;
- Ristrutturazione edilizia.
Da non dimenticare è altresì la possibilità di richiedere l’accesso al bonus nell’eventualità di:
- Interventi finalizzati alla ricostruzione e al ripristino di un immobile che ha subito danni a seguito di eventi di natura calamitosa (necessaria a tal proposito è la dichiarazione di stato di emergenza);
- Eliminazione di barriere architettoniche;
- Interventi aventi il fine, attraverso gli strumenti della robotica e della tecnologia in generale, di favorire la mobilità dei portatori di handicap;
- Interventi di protezione dell’immobile da intrusioni illecite da parte di terzi.
Detrazione 50 porte interne manutenzione straordinaria: come funziona il beneficio fiscale
In caso di lavori effettuati entro il 31 dicembre 2021, è possibile usufruire della detrazione sostituzione porte interne manutenzione straordinaria. Come già accennato, si parla della possibilità di scaricare fino al 50% della spesa sostenuta.
Entrando nel vivo delle peculiarità dei lavori, facciamo presente che è possibile detrarre dal reddito imponibile IRPEF i lavori di manutenzione straordinaria concretizzati nelle situazioni in cui è necessaria la richiesta al Comune della CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata).
Un altro punto di riferimento importante è il documento dell’Agenzia delle Entrate, dove è possibile leggere che, nell’ambito degli interventi per i quali è possibile richiedere la detrazione fiscale del 50%, rientra anche l’allargamento delle porte interne. Attenzione, però: è anche necessario che il cambiamento in questione si concretizzi con interventi di demolizione di entità modesta. A questo punto, è basilare aprire una parentesi.
Per poter usufruire del bonus, infatti, non è sufficiente cambiare la porta interna che conduce a una determinata stanza perché ci si rende conto che è rovinata o perché non piace più. Questa tipologia di intervento rientra infatti nella manutenzione ordinaria, situazione in cui si parla di edilizia libera e non è necessario presentare permessi o comunicazioni). Nei casi in cui il lavoro appena ricordato è inserito nell’ambito di una ristrutturazione, si può richiedere il beneficio fiscale. L’acquisto di una o più nuove porte viene infatti considerato come un lavoro di finitura avente lo scopo di rendere completo il processo di ristrutturazione.
Tornando un attimo indietro e parlando di permessi rammentiamo che, per amor di precisione, è il caso di ricordare la possibilità di usufruire del bonus anche nelle situazioni in cui si procede all’acquisto delle porte interne di casa per lavori di ristrutturazione che richiedono la presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
Porte interne e detrazione in manutenzione straordinaria: tutto sulla cessione del credito e sullo sconto in fattura
Il bonus ristrutturazione non è l’unico punto di riferimento da considerare nel momento in cui si parla di detrazione porte interne manutenzione straordinaria. Da non dimenticare, infatti, è anche la possibilità di usufruire della cessione del credito. In questo caso, il punto di riferimento è l’articolo 121 del Decreto Legislativo 34/2020, il cosiddetto Decreto Rilancio. In questo testo normativo, si specifica che, al posto della detrazione, l’utente può scegliere una delle seguente opzioni:
- Cessione, a soggetti terzi come gli istituti di credito e gli intermediari finanziari, di un credito d’imposta pari alla detrazione fiscale spettante;
- Sconto in fattura.
Cosa dire in merito all’ultimo punto? Che il venditore ha la possibilità – a sua discrezione – di consentire al cliente di usufruire di uno sconto pari al 50% della spesa. Il professionista ha modo di recuperare, tramite benefici fiscali spalmati nell’arco di 10 anni, l’importo che ha scontato.
Manutenzione straordinaria detrazione porte interne: i documenti necessari per richiedere il bonus
Chi vuole richiedere la detrazione porte interne manutenzione straordinaria, deve essere in possesso della documentazione completa. Ecco, nello specifico, cosa è necessario presentare:
- Documenti di identità del soggetto che ha intenzione di usufruire del beneficio fiscale;
- Visura catastale;
- SCIA o CILA.
Un doveroso cenno deve essere dedicato anche alla fattura e al metodo di pagamento, che devono avere caratteristiche specifiche. Partiamo dalla prima. Ricordiamo che deve essere caratterizzata da una descrizione chiara del tipo di intervento. Inoltre, è necessario che siano presenti i dati identificativi dell’immobile. Entrando nel vivo di questo aspetto, facciamo presente che si tratta dell’indirizzo e delle specifiche catastali. In caso di sconto in fattura, deve essere riportato l’apposito riferimento normativo.
Cosa si può dire, invece, del pagamento? Che, per usufruire del bonus fiscale in caso di manutenzione straordinaria porte interne, è necessario effettuare un bonifico parlante. Ecco cosa bisogna inserire per compilarlo in modo corretto:
- Causale del versamento;
- Riferimento della norma relativa al bonus;
- Codice fiscale del beneficiario della detrazione fiscale;
- Numero di Partita IVA del beneficiario del pagamento.
Un caso degno di nota riguarda le situazioni in cui si ha a che fare con più soggetti che intendono usufruire del bonus per la manutenzione straordinaria delle porte interne di casa. In questo frangente, nel bonifico parlante sarà necessario indicare il codice fiscale di entrambi.
Concludiamo rammentando che non solo il proprietario dell’immobile ha la possibilità di usufruire della detrazione porte interne manutenzione straordinaria. Il bonus, come specificato dall’Agenzia delle Entrate, può essere richiesto anche dai nudi proprietari, dagli usufruttuari, dagli affittuari, da chi usufruisce dell’immobile in comodato d’uso, per non parlare dei coniugi, dei conviventi e dei parenti entro il terzo grado.